Agenzia Entrate e fisco: email false truffa vanno avanti
Proseguono le segnalazioni dei contribuenti di email truffa da parte della finta Agenzia delle entrate con l'invito a scaricare il modello di pagamento.
L'ultima email truffa che arriva è davvero molto pericolosa per il virus che vi è allegato dentro che prende il controllo totale del computer. C'è da fare davvero molta attenzione. Se c'è una esca che funziona quasi sempre è quella del fisco. Ricevere una mail da parte di un funzionario dell'Agenzia delle entrate non è mai una esperienza piacevole. Non tanto perché si ha qualcosa da temere, ma per la paura di avere commesso, anche involontariamente, qualcosa di sbagliato o di presunto tale e cui fornire le necessarie giustificazioni. Ed ecco allora che sono le stesse Entrate a mettere in guardia utenti del web e contribuenti dal rischio di inciampare in possibile email truffa. E non si tratta solo di raggirare il malcapitato di turno, ma anche di procurare danni digitali veri e propri attraverso l'installazione di pericolosi e fastidiosi malware.
La truffa della finta Agenzia delle entrate. La tecnica utilizzata da truffatori è sempre la stessa, ma evidentemente c'è sempre una fetta di internauti che cade in fallo. Succede allora che viene ricevuto un messaggio di posta elettronica che ricalca in tutto e per tutto una email dell'Agenzia delle entrate ovvero con la riproposizione di logo e intestazione. I truffatori giocano sul fatto che non si è naturalmente soliti a ricevere comunicazioni dal fisco e di conseguenza l'attenzione si abbassa. Nel testo della email gli utenti è inserito l'invito ad aprire l'allegato per la lettura integrale della comunicazione contenente presunti avvisi di pagamento e modelli F24 con l'indicazione dell'importo e le modalità di versamento. Peccato solo che il doppio clic nasconda la truffa ovvero un dannoso software per la salute del PC. Bene che vada, nel computer sarà installato un programma in grado di spiare i comportamenti online, ma nel peggiore dei casi, il software è in grado di risalire alle informazioni personali, tra cui password e numero di conto. Di positivo c'è che sono gli stessi utenti a segnalare la ricezione delle email, contribuente all'individuazione delle fonti di infezione.
Cosa fare? La migliore cura per evitare di cascare nel tranello ....
Fonte: http://www.businessonline.it